FRANCIA: J'ADORE LE CHAMPAGNE! ( Piccolo vademecum per iniziandi, seconda parte )

FRANCIA: J'ADORE LE CHAMPAGNE! ( Piccolo vademecum per iniziandi, seconda parte )
I vigneti della Champagne occupano un’ampia area le cui “estremità” sono percorribili in 1 ora e 15 minuti di automobile se copriamo simbolicamente i 124 Km di distanza che vanno dalla città di Reims (capitale della Champagne-Ardenne), a nord, a quella di Troyes (capitale dell’Aube), a sud-est della regione. Lungo questo asse, il territorio viticolo sul quale si estendono i vigneti è piuttosto disseminato e viene tradizionalmente suddiviso in quattro macro-distretti: la Montagne de Reims e la Côte des Blancs, nel dipartimento della Marna, la Vallée de la Marne, a cavallo tra Marna e Aisne, e la Côte de Bar, nell’Aube.
 
Ciascuno di questi distretti produttivi coinvolge geograficamente settori eterogenei (ben 17 elencati dall’Union des Maisons de Champagne), all’interno dei quali si trovano i 319 comuni vitati sui 635 totali inclusi nell’area dell’appellation d’origine controlée:
La Montagne de Reims, con la sua periferia conosciuta come Val de Reims (Vallée de la Vesle e Vallée de l’Ardre), vanta 101 comuni per circa 8.000 ettari vitati;
La Côte de Blancs insieme alle le aree limitrofe, tra cui la Cote de Sézanne che ne è il naturale proseguimento verso sud, vanta 57 comuni per circa 5.800 ettari vitati;
La Vallèe de la Marne vanta 98 comuni con circa 11.600 ettari vitati;
La Còte des Bar vanta 63 comuni e circa 7.000 ettari vitati.
 
Nei 316 comuni non vitati, è consentito comunque vinificare ed imbottigliare.
 
LA CLASSIFICAZIONE
I 319 comuni vitati (in francese “village”, da qui la consuetudine a chiamarli villaggi) sono suddivisi in un sistema gerarchico strutturato secondo un metodo detto Echelle des Crus (scala dei Cru). Un sistema, creato nel 1911, basato sulla qualità dei vigneti presenti nei singoli comuni e sulla loro distanza dai due centri commerciali della regione: Reims ed Epernay. Nel corso di questa classificazione sono stati individuati 17 comuni Grand Cru, 44 Premier Cru e 258 Cru Periphériques. I comuni Grand Cru hanno diritto al 100% del prezzo dell’uva pattuito per quell’anno dal CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne), i Premier Cru a un prezzo compreso tra il 90 e il 99%, mentre i Cru Periphériques dall’80 all’89%.
 
E’ per questa classificazione che maison e negozianti, anche oggi che le distanze non sono più un deterrente, continuano a pagare meglio alcuni raccolti a discapito di altri. Un delta riconducibile al valore dei vigneti di provenienza (prevalentemente legato alle migliori esposizioni e alla natura dei suoli), sinonimo di uve più qualitative.
 
Detto questo, osservando una mappa regionale, non si può fare a meno di notare come quasi tutti i grand Cru si trovino nel dipartimento della Marna, in coincidenza con i villaggi più importanti. La ragione principale è che qui, un tempo, si trovavano i centri di pressatura a disposizione delle maison, in quanto solo i "signori" (nobili o ecclesiastici) avevano la capacità economica richiesta ad installare le attrezzature necessarie alla vinificazione.
 
I comuni classificati Grand Cru sono 17 su 319.
Superficie complessiva: circa 4.000 ettari (13%)
Nella Montagne de Reims sono nove: Ambonnay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy, Louvois, Mailly, Puisieulx, Sillery, Verzenay, Verzy.
Nella Vallée de la Marna sono due: Ay e Tours-Sur-Marne.
Nella Côte des Blancs sono sei: Avize, Chouilly, Cramant, Le Mesnil-sur-Orger, Oger e Oiry.
 
I comuni classificati Premier Cru sono 44 su 319:
Superficie complessiva: circa 5.500 ettari (17%)
 
I comuni considerati Cru Periphériques sono 258 su 319
Rappresentano la maggior parte del territorio: circa 23.000 ettari (70%)
 
Nonostante nel 2003 l’Unione Europea abbia delegittimato il valore gerarchico della scala dei cru, le menzioni Grand Cru e Premier Cru, che attengono ad una sentita tradizione francese, sono molto gradite ai produttori, che le riportano in etichetta allo scopo di mostrare una menzione di prestigio.
Tuttavia, a mio modesto parere, questa classificazione, legata all’intero patrimonio viticolo di un comune, non può essere sufficiente a garantire la qualità di uno Champagne: prima di tutto perché non accentua le differenze qualitative tra una vigna e l’altra di uno stesso villaggio, in seconda battuta perché non tiene conto del Know-how del produttore.

Ad Avize o a Mesnil-Sur-Oger, come in quasi tutti i villaggi Grand Cru, esistono appezzamenti in collina e altri a fondovalle, con drenaggi e irraggiamenti solari molto diversi. Eppure, gli Champagne che provengono da questi vigneti, a prescindere dalle caratteristiche, possono rivendicare in etichetta la medesima massima menzione.

Nella prossima puntata approfondiremo l'unicità delle condizioni pedoclimatiche della Champagne: clima, suolo e orografia. Questi elementi, congiuntamente a vitigno e fattore umano, sono alla base del concetto di terroir. Nessuna classificazione, propedeutica alla comprensione della qualità di un'area produttiva, può prescindere da questo. 
 
TO BE CONTINUED

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Bibliografia
- Guide des Vins de France 2013
- Champagne ;  il sacrificio di un territorio – Phortos Edizioni, Roma 2008 (Cogliati Samuel)
- Champagne, il sogno fragile – Possibilia editore, Mottola 2013 (Cogliati Samuel)
- Le Vin. Le connaitre, le choisir, l’apprècier – Hachette Pratique, 2010 (Morvan Thierry)
- Champagne – Le Guide – Editions Hermè, Paris 1997 (Rabaudy Nicolas)
- Champagne ! Histoire inattendue, les Editions de l’Atelier, 2012 (Wolikow Claudine e Serge)
- Le Gout du vin. Le grand livre de la degustation, Dunod, Bordas, Paris 1983 (Peynaud Emile)
- Le livre d’or du Champagne, Editions Grand Pont, Lausanne, 1984 (Bonal Francois)
- Champagne. Les Terroirs – Le vigneron Champenois 1998/1999 – sevizi tecnici del CIVC
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Sitografia: