JOSEPH DROUHIN, BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE

JOSEPH DROUHIN, BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE
Nel mare magnum dell’AOC BEAUNE PREMIER CRU, che permette di passare da Pommard a Savigny-Les-Beaune senza correre il rischio di calpestare una parcella di rango inferiore, l’orientamento ai naviganti è assicurato da una manciata di vigne, tra le quali brillano Les Teurons, Les Grèves (nel cui cuore giace la mitologica “Vigne de l’Enfant Jesus”, monopolio di Bouchard Père et Fils) e il celebre Clos de Mouches.

Proprio il Beaune Premier Cru Clos des Mouches, nell'interpretazione a tinte rosse della maison Joseph Drouhin, il 4 giugno scorso è stato protagonista di una verticale di sei annate di cui rendiamo conto in calce a questo articolo. L’evento si è svolto in occasione del Wineday 2018, l’appuntamento biennale organizzato della società di importazione Balan srl, di Trebaseleghe (PD).


Capitale della Côte d’Or e sede dell’Hotel-Dieu - simbolo iconografico della Borgogna – il comune di Beaune si candida come vero e proprio unicum del dipartimento: 337 ettari classificati “Premier Cru” a dispetto dei 138 del rango “Village”. Una sproporzione che si è soliti ascrivere al peso politico delle numerose maison de négoce che nei secoli scorsi hanno scelto questo comune come propria sede operativa, caldeggiando, a più riprese, la promozione di vigne comunali al rango superiore.
Oggi le vigne (o climat) dell’appellation Beaune Premier Cru sono 42 e occupano il 62% della superficie vitata disponibile. Percentuale che sale al 71% se si escludono dal conteggio i 66 ettari della misconosciuta appellation comunale Côte de Beaune. 

Il CLOS DES MOUCHES, la cui etimologia sconfessa l’intuitivo collegamento alle mosche a vantaggio delle api (dette mouches à miel), è la più importante vigna del settore meridionale del comune. Non crediamo di fare torto ad alcuno asserendo che la sua notorietà sia dovuta prevalentemente alle versioni, a tinte bianche e rosse, firmate dal domaine Joseph Drouhin (1880), attualmente in possesso di circa la metà del climat.

Convinto del potenziale di questo climat, Maurice Drouhin, successore di Joseph, nel 1918 (l’anno del suo insediamento) acquista la prima parcella di questa vigna, inaugurando un ostinato processo di espansione. Nei primi anni Venti rincorre e si accaparra, una dopo l’altra, 41 parcelle appartenenti a 8 diversi proprietari, arrivando nel 1929 a possederne 22,5 acri (9 ettari). I 13,57 ettari attualmente di proprietà della maison Drouhin, sui 25,18 totali, sono equamente suddivisi tra pinot nero (6,75 ettari) e chardonnay (6,82 ettari).

Il Clos des Mouches si trova al confine con il comune di Pommard, nella sezione centrale della costa vitata. Occupa tre differenti terrazze, ciascuna bordeggiata da muretti a secco. L’altitudine varia dai 250 ai 310 m/slm e influisce direttamente sulla composizione del suolo: la sezione più alta è piuttosto sassosa, con uno strato di terra vegetale che non supera i 40 centimetri e una lieve presenza di vene sabbiose; la sezione centrale è quella più magra, con humus pressoché assente ed episodici affioramenti di madreperla; nella sezione inferiore, infine, i terreni si fanno leggermente più pesanti per l’aumento del tenore delle argille. L’esposizione è est sud-est.

Nel calice il Clos des Mouches svela una notevole brillantezza espressiva, inficiando l’archetipo di vino cupo e austero che l’aneddotica riconduce a Beaune. Le note floreali più o meno carnose, i piccoli frutti rossi e una delicata mineralità “ferrosa” sono descrittori che si ritrovano sovente negli assaggi di questo vino. Note declinate, ovviamente, attraverso le peculiarità del millesimo di provenienza. Al palato la solidità associata ai vini di questo comune assume nel Clos des Mouches un’accezione quasi femminea, che si traduce in un tannino proporzionato a contrappunto di un’acidità corroborante e saporita. Eccezionale la longevità, che contribuisce insieme ai Grèves, ad alimentare la fama (sottostimata) del vigneto comunale.


L’azienda Joseph Drouhin possiede la certificazione biologica dal 1990, ma qualche anno più tardi abbraccia la filosofia biodinamica. In vigna si utilizzano solo materiali organici e la propagazione dei nuovi ceppi viene fatta attraverso una rigida selezione massale in vigore dal 1935. La densità di impianto nel Clos des Mouches è di 12.500 ceppi per ettaro, mentre l’età media delle piante è di quasi quarant’anni. In cantina per il Clos des Mouches (rouge) la macerazione dura 15/18 giorni, con una preferenza per i rimontaggi. L’élevage si svolge nelle classiche pièces borgognone (20% nuove) per 14/18 mesi.
 
Contributo bibliografico all'esperienza:
- Borgogna, Le vigne della Côte d'Or di Armando Castagno.
- Inside Burgundy di Jasper Morris

Many thanks to Jolana BARBE NOVOTNA, Export Director Europe Joseph Drouhin

LA VERTICALE (APPUNTI NON EDITATI)
95/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 1990

Integro, vitale, caleidoscopico. Ciliegia e cassis in gelatina, petali carnosi, terra rossa, spezie dolci tostate. Palato ampio e profondo, ma anche armonico ed equilibrato. Sapore incessante e tannino maturo. Un vino di rara compiutezza che segnerà il tempo. Inizio vendemmia: 17 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 1990
92/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 1996

Naso più autunnale rispetto all’assaggio di due anni fa. Stretto, in linea con i tratti del millesimo. All’agrume spetta il compito di apportare freschezza e vitalità. La bocca è tesa, di grande spinta verticale e dal sapore trainante. Tannino puntellato. Inizio vendemmia 18 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 1996
91/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 1999

È il vino più viscerale della tornata, il più vicino al modello che si attribuisce ai vini di Beaune. Note di cuoio, more di rovo. Sanguigno. L’aria lo porta verso toni più dolci. La bocca è solida, energica, vibrante nel contrasto acido/tannico. Sapore in parte inibito dalla forza. Inizio vendemmia: 16 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 1999
91?/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 2002

Un CdM a due marce, quella più compassata del naso (unico vino che mostra qualche segno di arrendevolezza) e quella più coinvolgente del sorso: scorrevole, saporito, goloso. Tannino maturo. Anche se rimane un dubbio sull'integrità della bottiglia assaggiata, con il punteggio premio una delle bocche migliori della degustazione. Da qui il punto interrogativo. Inizio vendemmia: 17 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 2002
90/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 2005

Colore che segna uno stacco dai precedenti in termini di maggiore intensità e densità. Naso serrato che tradisce i segni dell’élevage. Bocca materica, di grande energia e spiccato contropelo tannico. Più di densità che di concentrazione. Continua il mio scarso feeling con i vini di questo millesimo. Non escludo che possa riservare sorprese. Inizio vendemmia: 13 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 2005
92/100

BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES IN VERTICALE 2010

Espressivo e ampio, trasparente. Petali di rosa, terra rossa, lampone e agrume. Spezia delicata. Bocca elegante, rarefatta. Struttura disegnata. Sorso spigliato e appagante. Inizio vendemmia 21 settembre.
REGIONE: BORGOGNA
PRODUTTORE: JOSEPH DROUHIN
DENOMINAZIONE: BEAUNE PREMIER CRU
NOME: CLOS DES MOUCHES
ANNO: 2010