LINO MAGA E IL BARBACARLO, UN MITO TRA ARTIGIANATO E TRADIZIONE

LINO MAGA E IL BARBACARLO, UN MITO TRA ARTIGIANATO E TRADIZIONE
Ci sono vini che mi auguro diventino parte della memoria di ogni appassionato. Vini rivestiti da un’aura mitologica, sia perché numi tutelari di un intero territorio, sia perchè vettori di un’originalità inimitabile. Purtroppo, ahimè, molto spesso tra le loro caratteristiche c’è anche quella di essere inafferrabili per rarità o costo.
Non ho alcun timore a confidare che nel Barbacarlo di Lino Maga vedo una delle aure più luminose. Unico nel suo territorio per storia, caratteristiche e artigianalità, presenta anche un grosso vantaggio: nonostante la produzione limitata, la sua reperibilità, a costi popolari, non è certo una chimera, proprio come non è impresa ardua incontrarne l’artefice e vivere un’esperienza unica ascoltandone i racconti.
 
TERRITORIO E VITIGNI

L'eponima e ripida collina che ospita i vigneti del Barbacarlo porta lo stesso nome almeno dal 1886, come indicato in una carta catastale di questa porzione di provincia lombarda. Siamo in pieno Oltrepò Pavese, a due passi dal centro abitato del piccolo e grigio comune di Broni.
Questo territorio, famoso per gli spumanti Metodo Classico a base Pinot Nero, in passato era altrettanto importante per la produzione di vini rossi, spesso leggermente mossi, prodotti da varietà locali come la croatina, che andavano a rifornire gran parte dei consumi milanesi. L’arrivo delle grandi industrie in Lombardia segnò, come da tante altre parti in Italia, l’abbandono delle campagne a favore del lavoro in fabbrica, così da causare un vero e proprio sconvolgimento culturale e paesaggistico, con il bosco che si riappropriò velocemente di gran parte dei terreni un tempo impiantati a vigneto.

Le vigne del Barbacarlo, invece, insieme a quelle del Montebuono e del Ronchetto, tutte di proprietà della famiglia Maga, sono sempre rimaste al loro posto, a testimonianza della caparbietà e della risolutezza del proprietario. Ad abbracciarne i filari si stringono boschi di acacie.
Il terreno di questa zona è costituito da un conglomerato di sabbie giallastre e ciottoli ghiaiosi, attraversate da alcune venature rossastre ricche di ferro. Sotto a questo primo strato di terreno è presente una solidissima roccia di arenaria, che in alcuni punti tende ad emergere, impedendo qualsiasi tipo di impianto.
Anche i vitigni coltivati sono quelli di sempre, di un’antica idea contadina che prevedeva la promiscuità di alcune varietà locali: croatina per circa il 50%, ughetta (nome locale della vespolina) per il 30% e uva rara per il 20%. Sono poi presenti alcune viti di barbera che non rappresentano però una percentuale significativa.
 
LINO MAGA

Conoscere e ascoltare Lino Maga credo rappresenti un’esperienza che qualunque appassionato di vini dovrebbe fare. L'incontro pone di fronte un uomo schivo, quasi timido, ma al tempo stesso solido come una roccia, perfettamente conscio di quello che ha fatto e di ciò che ha ottenuto attraverso il coraggio delle proprie idee e una volontà inscalfibile.
Le sue parole si rivelano attraverso un tono serafico e lunghe pause che non fanno altro che accentuare l'autorevolezza del suo pensiero. 

È penetrante l'orgoglio che svela nel descrivere le peripezie affrontate per quasi due decenni, dal 1970 al 1987, al fine di vedersi riconosciuto il diritto esclusivo all'utilizzo della menzione Barbacarlo. Una lunghissima ed estenuante battaglia legale contro Camera di Commercio locale ed Ente Tutela Vini, che avrebbero voluto invece estendere la dicitura ai vini prodotti in addirittura 45 comuni, fino ad arrivare al giudizio finale del Consiglio di Stato che gli diede completamente ragione. 

Allo stesso modo si resta colpiti dalla nostalgia e dall’affetto che ancora dimostra nei confronti di quelli che lui definisce i suoi “amici fraterni”: Luigi Veronelli e Gianni Brera. Furono loro che, colpiti dai suoi vini, lo aiutarono a farli conoscere e lo sostennero nei momenti più difficili. Fare una visita al suo negozio di Broni, ricco di bottiglie, cimeli e massime che campeggiano alle pareti, sentirgli raccontare, con l’ eterna sigaretta fra le labbra, i tantissimi aneddoti legati alle frequentazioni di quei tempi, alle lunghissime chiacchierate che duravano tutta la notte, accompagnate da partite a carte, salame di Varzi ed ovviamente Barbacarlo, ci permette di fare un tuffo nel passato, quando il vino era ancora solidamente legato alla tradizione ed alla genuinità contadina.

Da diversi anni Lino Maga è supportato dal figlio Giuseppe, che lo sta progressivamente sostituendo alla guida dell’azienda. Sicuramente il ricambio generazionale non sarà semplice, come accade in tutti questi casi, ma se sarà accompagnato dalla passione e dalla determinazione sempre dimostrata dai Maga, non potrà che essere positivo e perchè no, portare magari quel pizzico di novità che potrebbe dare un’ulteriore spinta ad un’azienda così radicata nella tradizione.

IL BARBACARLO

Il “protocollo” di produzione del Barbacarlo potrebbe forse ergersi a manifesto del vino naturale: in vigna la coltivazione viene gestita senza alcun utilizzo di diserbanti e prodotti chimici; in cantina le uve vengono pigiate ed il mosto lasciato fermentare in vecchi tini di rovere, con una macerazione di circa una settimana a cappello sommerso utilizzando la tecnica della steccatura (alcune assi di rovere vengono poste a chiusura della parte superiore del tino, impedendo al cappello di emergere dalla parte liquida).
L’imbottigliamento viene effettuato verso aprile dell’anno successivo alla vendemmia, quando il vino conserva ancora un residuo zuccherino da cui deriva un’effervescenza che spesso si percepisce ancora dopo molti anni.

Passando alla degustazione, il Barbacarlo è un vino che risente in maniera evidente delle annate di produzione, così come riportato sul cartellino legato al collo di tutte le bottiglie. E’ un vino che va aspettato nel bicchiere e che sa regalare sensazioni sempre diverse: a volte giocoso ed allegro, a volte cupo e quasi scontroso, altre elegante ed austero. Può sorprendere per la facilità di beva di alcune annate recenti, come per la complessità e la tenacia che dimostra in alcune vecchie bottiglie. Di sicuro è un vino che non lascia indifferenti, che potrebbe anche non piacere ad alcuni, ma che andrebbe assaggiato quasi spogliandoci di tutte le regole di degustazione che abbiamo imparato, senza pregiudizi e lasciandoci trasportare dalle emozioni che saprà regalarci.



La degustazione di dodici annate che descriverò si è svolta qualche mese fa a Bologna, messa in piedi da quel vulcano organizzativo di Davide Gallia dell’Onav, alla presenza di Lino Maga e dello scrittore Valerio Bergamini, che ne ha recentemente scritto e pubblicato la biografia. Ho deciso di non mettere punteggi ma solo la descrizione dei vini degustati, come ho già accennato in precedenza, credo che per vini come questo il valore emozionale sia persino più importante di quello “oggettivo”, e non vorrei che riassumendo il giudizio in un numero si finisse con il distogliere l’attenzione dalla “bellezza a prescindere” del Barbacarlo.
 
/100

BARBACARLO 2011 LINO MAGA

Figlio di un’ottima annata, si presenta scuro e spumeggiante. Al naso ben definito e complesso con note di frutta croccante, mora e ciliegia su tutte, liquirizia, speziature di chiodi di garofano e incenso, resina e inchiostro. Secco all’assaggio, un poco ruvido nel tannino, ma con uno slancio finale sapido che lo allunga e ne lascia presagire un futuro particolarmente gagliardo.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2011
PREZZO ONLINE: € 38
/100

BARBACARLO 2010 LINO MAGA

Altra grande annata ed altro grande vino. Credo che definirlo esplosivo al naso sia ancora riduttivo. I profumi si alternano in continuazione nel bicchiere, passando dalla cannella alla ciliegia, dal cacao alla viola, dal curry al pepe bianco, dal sottobosco al mentolato. All’assaggio è ricco e succoso, senza mai essere pesante, sostenuto da una bella freschezza e da un velo di carbonica che ci accompagnano ad un finale fruttato e lievemente alcolico.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2010
PREZZO ONLINE: € 38
/100

BARBACARLO 2009 LINO MAGA

Annata calda, che ha regalato un vino secco e fermo. Anche in questo caso il naso è ampio. Parte lentamente con note di frutti neri maturi, addolciti da lievi note vanigliate, per poi aprirsi su sentori di viola, liquirizia e caramella d’orzo, integrati da una gradevole nota balsamica. L’assaggio è imperioso, con tannini scalpitanti, moderati da una dolce morbidezza saporita. La freschezza è ben presente anche se dominata da tanta materia, caratteristiche che lasciano presagire una particolare potenzialità di invecchiamento.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2009
/100

BARBACARLO 2007 LINO MAGA

Annata asciutta, con poche piogge. Il vino è abboccato e vivace. Al naso si viene avvolti da intensi profumi di frutti neri, che lasciano poi emergere la violetta, il pepe bianco ed un profluvio di note di sottobosco, di corteccia, di muschio e di mirto. L’ingresso al palato è addolcito dal residuo zuccherino, ma immediatamente vivacizzato dall’ effervescenza e dalla freschezza che lo portano ad un finale lungo e saporito. Tannino vellutato.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2007
/100

BARBACARLO 2006 LINO MAGA

Annata buona, con clima e precipitazioni regolari. Anche questa volta è particolarmente variegato di profumi: ciliegia e uva matura, liquirizia e cannella, tartufo e corteccia, cuoio e tabacco. Anche in questo caso il quadro è completato da una leggera nota balsamica. Il sorso è dolce e succoso, particolarmente sostenuto dalla freschezza che lo rende appagante e goloso: il classico vino da merenda con pane e salame.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2006
/100

BARBACARLO 2004 LINO MAGA

Lino Maga la definisce un’annata buona, che ha dato un vino amaro ed asciutto. Probabilmente uno dei vini più controversi della degustazione, con un profilo olfattivo evoluto, con ricordi di scorza d’arancio, di tabacco, di liquirizia, di dattero e note eteree di solvente. L’assaggio è più convincente, rivelando un vino ricco e integro. Il finale si perde nel calore.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2004
/100

BARBACARLO 2003 LINO MAGA

Annata in cui la commissione non ammise il Barbacarlo alla DOC Oltrepò Pavese rosso a causa del residuo zuccherino elevato. Da questo momento in poi Lino Maga decide di etichettare i suoi vini come IGT, perchè come ama ricordare: “la qualità del vino è data dalla terra e non dalle carte”.
Probabilmente uno dei migliori vini della batteria. Al naso presenta una complessità memorabile, un tripudio ed un’alternanza di descrittori incredibile. Si passa dalla frutta esotica all’arancia candita, per trovare poi le spezie dolci, note metalliche, cenni balsamici ed eterei. L’assaggio è ampio, rotondo, dolce ed allo stesso tempo tannico, lunghissimo con un finale gradevolmente amaricante.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: PROVINCIA DI PAVIA ROSSO IGT
NOME: BARBACARLO
ANNO: 2003
/100

BARBACARLO 1997 LINO MAGA

Annata discreta dal punto di vista climatico. Al naso una balsamicità mentolata miscela elegantemente i frutti rossi, i fiori di campo estivi ed il solito corredo infinito di ricordi terziari di china, tabacco e liquirizia. Anche all’ assaggio l’attacco resta importante e materico, anche se in questo caso la completa mancanza di effervescenza ed la freschezza moderata, stentano un po’ a sostenerlo e ne limitano l’allungo.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: OLTREPO PAVESE
NOME: BARBACARLO
ANNO: 1997
/100

BARBACARLO 1995 LINO MAGA

Annata climaticamente buona, anche se il vino questa volta è un pochino sottotono. Contratto al naso, con un bel corredo di profumi che però stentano ad emergere e quando lo fanno restano un po’ nascosti, si ritrovano la mora e la violetta, la liquirizia ed il tabacco, con un piacevole tocco mentolato in sottofondo. Stessa caratteristica all’assaggio, dove sembra che l’integrazione fra materia e freschezza non siano avvenute appieno, lasciando una certa spigolosità finale.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: OLTREPO PAVESE
NOME: BARBACARLO
ANNO: 1995
/100

BARBACARLO 1990 LINO MAGA

Annata climaticamente eccezionale per un vino grandioso. Sono assaggi come questi che creano la fama del Barbacarlo e ne scolpiscono il ricordo nella nostra memoria. Un tripudio di profumi cangianti, in continua evoluzione sempre contornati da una lieve balsamicità di menta ed eucalipto. Arancia candita, cacao, viola, cera e propoli, tartufo e pepe bianco, sono solo alcuni dei riconoscimenti percepiti. Grandissima bevibilità all’ assaggio, struttura e tannini di grande spessore, sostenuti da una freschezza straripante che poi lo allunga all’ infinito su note fruttate e saporite.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: OLTREPO PAVESE
NOME: BARBACARLO
ANNO: 1990
/100

BARBACARLO 1986 LINO MAGA

Annata mediamente buona. Quando si assaggia un vino di trent’anni di solito ci si aspetta un’evoluzione piuttosto spinta, ma di nuovo il Barbacarlo riesce a stupire. A scapito dell’annata e dell’età l’approccio al naso è nuovamente solido e variegato, con un bel frutto nero a dominare la scena, segue un corollario di profumi terziari infiniti che portano al sottobosco ed allo speziato. L’assaggio è ricco, succoso, con tannino vigoroso e freschezza evidente, ad indicare che Lui non ha nessuna intenzione di arrendersi al tempo.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: OLTREPO PAVESE
NOME: BARBACARLO
ANNO: 1986
/100

BARBACARLO 1983 LINO MAGA

Altra grande annata dal punto di vista climatico. Purtroppo nel nostro caso la bottiglia aveva subito una discreta offesa dal tappo, anche se la sorpresa è stata dietro l’angolo. Nonostante i profumi fossero quasi completamente compromessi, non si può dire la stessa cosa dell’assaggio: un attacco quasi dolce con un lieve velo di carbonica, materia e succosità evidenti ed una persistenza su ricordi di frutti neri incredibile pensando al difetto iniziale.
 
REGIONE: LOMBARDIA
PRODUTTORE: LINO MAGA
DENOMINAZIONE: OLTREPO PAVESE
NOME: BARBACARLO
ANNO: 1983