EDITORIALE D'AUTUNNO. VINO E VOCE, UNA VIA DI FUGA.

EDITORIALE D'AUTUNNO. VINO E VOCE, UNA VIA DI FUGA.
Sì, è autunno, l’estate l’abbiamo lavata via con la vendemmia in corso. Sentiamo quella stanchezza del ricominciare, perché in realtà non ci siamo mai fermati.
Sentiamo quel desiderio di un ultimo brindisi, per dire che sarà il primo dell’autunno.
 
Abbiamo immaginato una tavolata tra sconosciuti, winelovers e professionisti.
Una serata spensierata tra letture coinvolgenti e degustazioni di vini d’eccezione.
E una voce che legge storie nelle quali - guarda un po’ - quello stesso vino che degusti lo trovi così, per caso, sul tavolo di James Bond, a un pranzo memorabile nel fiordo norvegese di una cuoca francese chiamata Babette, nella cella di Hannibal oppure appena servito a quell’uomo cinico e romantico che risponde al nome di Barney, che poi, in fondo, vuole solo conquistare la donna della sua vita.
 
Abbiamo immaginato che per molti sarà il primo giorno di scuola fino almeno a novembre,
fino a quando non parleremo ancora di cantine, ma in fin dei conti quello che cercavamo era solo una via di fuga al solito swirl del bicchiere.