ESTATE 2018: NON PERVENUTA
di OFELIA BARTOLUCCI - 05 luglio 2018
Lo vedi anche tu che - a parte i tormentoni alla radio - quest’estate non è ancora partita. Non ti sembra?
Giugno sembrava un omaggio a Tesla, alla corrente alternata: più fulmini e pioggia che picnic in topless. Da quando l’Italia non è andata ai Mondiali, se sei una persona seria, la domanda “Che fai a Ferragosto?” non la fai più.
Così, in questa stagione camuffata da primavera allo stato gassoso, vicina all’estate ma non del tutto, un po’ squadernata forse, noi di Enocode abbiamo fatto un buco nello spazio-tempo.
Qui a Enocode abbiamo immaginato un tempo in cui fare esattamente ciò che ci piace di più.
Così, con passione, ma in ordine sparso, senza darti alcun preavviso.
Sin da ora e fino alla prossima stagione imprecisata, che per comodità chiameremo autunno, ti troverai con noi a:
E così ci ritroveremo in vacanza, senza neanche saperlo, per la semplice ragione di aver degustato oltremisura e con la speranza di aver ampliato i nostri orizzonti cognitivi.
Che estate sia.
Giugno sembrava un omaggio a Tesla, alla corrente alternata: più fulmini e pioggia che picnic in topless. Da quando l’Italia non è andata ai Mondiali, se sei una persona seria, la domanda “Che fai a Ferragosto?” non la fai più.
Così, in questa stagione camuffata da primavera allo stato gassoso, vicina all’estate ma non del tutto, un po’ squadernata forse, noi di Enocode abbiamo fatto un buco nello spazio-tempo.
Qui a Enocode abbiamo immaginato un tempo in cui fare esattamente ciò che ci piace di più.
Così, con passione, ma in ordine sparso, senza darti alcun preavviso.
Sin da ora e fino alla prossima stagione imprecisata, che per comodità chiameremo autunno, ti troverai con noi a:
- Bere i vini sotto l’ombrellone o sotto l’ombrello, secondo il meteo che si palesa. Portati avanti, bevi in ogni caso. Ci penserà Lucio Fossati a dirti come sopravvivere con gusto, indossando costumi irriverenti.
- Nel bel mezzo di un cambio di luna arriverà una verticale del “Clos des Mouches” della maison Joseph Drouhin. Una testimonianza liquida del Wineday targato Balan. Filippo Apollinari ci parlerà del Pinot Nero simbolo dell’azienda…e non solo.
- Cavalcando l’onda borgogna preparati ai soliti deliri e anche a qualche disquisizione sulle belle annate dei vini dei duchi. Ma soprattutto a una felice comparsata nientepopodimeno che di Giancarlo Marino, in arte il MAGISTER. Voci attendibili narrano che questo uomo passeggiasse in Côte d’Or già nel Giurassico e che nel corso dei secoli abbia valicato le soglie di tutti i domaine della regione radiografando stili e volti.
- Faremo anche una cosa molto seria: una call (chiamata) pubblica ai produttori romagnoli di Albana...perché fa figo scriverlo in inglese. Una panoramica sul vitigno che sta rivoluzionando l’immagine dell’unica regione italica che non sia ancora stata di moda…sigh! No ti prego...non chiamarlo censimento, anche se l’idea di approfondire ci piaceva tanto. Sarà curata dalla redazione e capitanata da Vitaliano Marchi, enocoder sommelier, co-autore del libro Albana, una storia di Romagna.
- Giocheremo con l’idea del nebbiolo di montagna, a Carema, scoprendo i volti del domani.
E così ci ritroveremo in vacanza, senza neanche saperlo, per la semplice ragione di aver degustato oltremisura e con la speranza di aver ampliato i nostri orizzonti cognitivi.
Che estate sia.