SASSICAIA, VERTICALE STORICA ALL'ENOTECA BURIOLI. 10 OTTOBRE 2024
di FILIPPO APOLLINARI - 05 ottobre 2024
Il Sassicaia è il vino che inaugura l'era moderna dell'enologia nazionale.
Al suo debutto - avvenuto nel marzo del 1971 con l’annata 1968 - il Sassicaia mostra una frattura netta con tutto quello che lo ha preceduto. È la nascita di un vino “nuovo”, un vino che dalla costa toscana erige un ponte stilistico e ampelografico con Bordeaux, ponendosi come l’antesignano di quello che un ventennio più tardi sarà il movimento viticolo del bolgherese.
Durante questo periodo il Sassicaia è il primo vino italiano a sedersi con continuità alla tavola dei grandi degustatori internazionali, congedandosi in più di un’occasione (con l’annata 1972 e con il 1985) da vincitore.
Questo successo, accentuato dai riconoscimenti in patria, ispira un’intera generazione di vignaioli, a cui si deve quell’età che oggi conosciamo come il “Rinascimento del vino italiano” e di cui il Sassicaia è il vino simbolo.
Oggi, a distanza di oltre mezzo secolo dal suo battesimo, il Sassicaia continua a collezionare riconoscimenti dentro e fuori i confini nazionali e a confermarsi, vendemmia dopo vendemmia, un “cult” dell’enologia mondiale. Ma la lezione del Sassicaia non si limita a questo, perché attraverso le sue stagioni è il vino che scandisce, meglio di qualunque altro, le tappe della nostra enologia moderna.
Giovedì 10 ottobre, all’Enoteca Burioli, andrà in scena una degustazione storica di Sassicaia che abbraccerà quattro decenni, spaziando dall’iconica annata 1985 fino alla raffinata 2018. Un momento di approfondimento di questa nostra eccellenza, uno snodo cruciale nella carriera di ogni appassionato e degustatore.
LE ANNATE IN DEGUSTAZIONE
SASSICAIA 1985
SASSICAIA 1987
SASSICAIA 1995
SASSICAIA 1998
SASSICAIA 1999
SASSICAIA 2008
SASSICAIA 2013
SASSICAIA 2018
Al suo debutto - avvenuto nel marzo del 1971 con l’annata 1968 - il Sassicaia mostra una frattura netta con tutto quello che lo ha preceduto. È la nascita di un vino “nuovo”, un vino che dalla costa toscana erige un ponte stilistico e ampelografico con Bordeaux, ponendosi come l’antesignano di quello che un ventennio più tardi sarà il movimento viticolo del bolgherese.
Durante questo periodo il Sassicaia è il primo vino italiano a sedersi con continuità alla tavola dei grandi degustatori internazionali, congedandosi in più di un’occasione (con l’annata 1972 e con il 1985) da vincitore.
Questo successo, accentuato dai riconoscimenti in patria, ispira un’intera generazione di vignaioli, a cui si deve quell’età che oggi conosciamo come il “Rinascimento del vino italiano” e di cui il Sassicaia è il vino simbolo.
Oggi, a distanza di oltre mezzo secolo dal suo battesimo, il Sassicaia continua a collezionare riconoscimenti dentro e fuori i confini nazionali e a confermarsi, vendemmia dopo vendemmia, un “cult” dell’enologia mondiale. Ma la lezione del Sassicaia non si limita a questo, perché attraverso le sue stagioni è il vino che scandisce, meglio di qualunque altro, le tappe della nostra enologia moderna.
Giovedì 10 ottobre, all’Enoteca Burioli, andrà in scena una degustazione storica di Sassicaia che abbraccerà quattro decenni, spaziando dall’iconica annata 1985 fino alla raffinata 2018. Un momento di approfondimento di questa nostra eccellenza, uno snodo cruciale nella carriera di ogni appassionato e degustatore.
LE ANNATE IN DEGUSTAZIONE
SASSICAIA 1985
SASSICAIA 1987
SASSICAIA 1995
SASSICAIA 1998
SASSICAIA 1999
SASSICAIA 2008
SASSICAIA 2013
SASSICAIA 2018