BEAUNE PREMIER CRU CLOS DES MOUCHES 1996 JOSEPH DROUHIN
di FILIPPO APOLLINARI - 17 settembre 2016
Onde evitare di uscire nuovamente malconcio dall’incontro-scontro con un 1996 di Borgogna, questa volta, per stare dalla parte del sicuro, prima di stappare il vino in questione mi sono premunito di casco e parastinchi.
E invece.....vuoi per la legge di quel simpaticone di Murphy, vuoi per il valore della vigna in questione, fortunatamente le mie precauzioni si sono presto rivelate inutili.
Quello nel bicchiere si è presentato come un vino risolto e disteso. Sempre animato da una tensione vibrante, ma senza alcuna ritrosia o incertezza. Un naso smarcato da chiusure e vetrificazioni, più stratificato che complesso, ma animato da una fruttosità in grado di animare dialogo e beva. Tra la gelatina di lamponi e la rosa canina l’onnipresente terrosità che ritrovo nei Beaune del settore centro sud. Al palato ha svelato un soffio di tramontana ebbro di sapore. Una lama di seta inarrestabile anche nel ricordo. Un Clos des Mouches tutto da gustarsi, ora, senza pensare per una volta a quanto possa ancora essere conservato in cantina.
Il CLOS DES MOUCHES è la più importante vigna del settore meridionale del comune di Beaune. La sua notorietà è dovuta alle felici interpretazioni - a tinte bianche e rosse - del domaine Joseph Drouhin, che ne possiede 13,57 ettari sui 25,18 totali.
Convinto del potenziale di questo climat Maurice Drouhin, figlio del fondatore, all’inizio degli anni Venti ha rincorso e acquistato 41 parcelle appartenenti a 8 diversi proprietari, dividendone poi equamente la coltura tra pinot nero (6,75 ettari) e chardonnay (6,82 ettari).
Il terreno è prevalentemente argilloso-calcareo, più povero nella parte superiore e più ricco nella parte centrale. Una leggera presenza di sabbia contribuisce a sottolineare l’eleganza di pinot nero freschi e fruttati.
Il nome del “Clos Des Mouches” viene ricondotto alla presenza all'interno della vigna di numerosi alveari e quindi di api, che nel dialetto locale sono dette “mouches à miel”.
L’azienda Joseph Drouhin segue i principi della coltivazione biologica dal 1990 e biodinamica da qualche anno più tardi. In vigna si utilizzano solo materiali organici e la propagazione dei nuovi ceppi viene fatta attraverso una rigida selezione massale. Per il Clos des Mouches la macerazione dura 15/18 giorni, con una follatura al giorno fino a meta della fermentazione e un rimontaggio al giorno per tutta la sua durata. Matura in legno (20% nuovo) per 14/18 mesi. L’età media dell’impianto supera i quarant’anni.
E invece.....vuoi per la legge di quel simpaticone di Murphy, vuoi per il valore della vigna in questione, fortunatamente le mie precauzioni si sono presto rivelate inutili.
Quello nel bicchiere si è presentato come un vino risolto e disteso. Sempre animato da una tensione vibrante, ma senza alcuna ritrosia o incertezza. Un naso smarcato da chiusure e vetrificazioni, più stratificato che complesso, ma animato da una fruttosità in grado di animare dialogo e beva. Tra la gelatina di lamponi e la rosa canina l’onnipresente terrosità che ritrovo nei Beaune del settore centro sud. Al palato ha svelato un soffio di tramontana ebbro di sapore. Una lama di seta inarrestabile anche nel ricordo. Un Clos des Mouches tutto da gustarsi, ora, senza pensare per una volta a quanto possa ancora essere conservato in cantina.
Il CLOS DES MOUCHES è la più importante vigna del settore meridionale del comune di Beaune. La sua notorietà è dovuta alle felici interpretazioni - a tinte bianche e rosse - del domaine Joseph Drouhin, che ne possiede 13,57 ettari sui 25,18 totali.
Convinto del potenziale di questo climat Maurice Drouhin, figlio del fondatore, all’inizio degli anni Venti ha rincorso e acquistato 41 parcelle appartenenti a 8 diversi proprietari, dividendone poi equamente la coltura tra pinot nero (6,75 ettari) e chardonnay (6,82 ettari).
Il terreno è prevalentemente argilloso-calcareo, più povero nella parte superiore e più ricco nella parte centrale. Una leggera presenza di sabbia contribuisce a sottolineare l’eleganza di pinot nero freschi e fruttati.
Il nome del “Clos Des Mouches” viene ricondotto alla presenza all'interno della vigna di numerosi alveari e quindi di api, che nel dialetto locale sono dette “mouches à miel”.
L’azienda Joseph Drouhin segue i principi della coltivazione biologica dal 1990 e biodinamica da qualche anno più tardi. In vigna si utilizzano solo materiali organici e la propagazione dei nuovi ceppi viene fatta attraverso una rigida selezione massale. Per il Clos des Mouches la macerazione dura 15/18 giorni, con una follatura al giorno fino a meta della fermentazione e un rimontaggio al giorno per tutta la sua durata. Matura in legno (20% nuovo) per 14/18 mesi. L’età media dell’impianto supera i quarant’anni.
| REGIONE: | FRANCIA - BORGOGNA |
| PRODUTTORE: | JOSEPH DROUHIIN |
| DENOMINAZIONE: | BEAUNE 1ER CRU |
| NOME: | CLOS DE MOUCHES |
| ANNO: | 1996 |