TAURASI RISERVA "CASTELFRANCI" 1968 MASTROBERARDINO
di FILIPPO APOLLINARI - 01 aprile 2016
La Campania, con un’inversione di rotta lenta quanto inarrestabile, a partire dagli anni Novanta si è insediata progressivamente al vertice qualitativo della proposta enologica del sud Italia. Un ruolo raggiunto attraverso un cospicuo rinfoltimento del comparto produttivo, a lungo caratterizzato da pochissime voci soliste, proprio come quella dell’indimenticabile Antonio Mastroberardino, uno dei padri fondatori dell’enologia nazionale, a cui va il merito di avere indicato prima di chiunque altro la strada per la rinascita viticola della regione. Una strada che soprattutto grazie a lui passa quasi esclusivamente attraverso i tre vitigni autoctoni per eccellenza campani: aglianico, fiano e greco.
A sottolineare la lungimiranza di Antonio Mastroberardino ci pensa la storia. Nel 1968, e solo in quell'anno, escono sul mercato tre versioni di Taurasi Riserva, realizzate con le uve provenienti rispettivamente da tre zone diverse della denominazione: Castelfranci, Montemarano, Piano d'Angelo. Si tratta a tutti gli effetti della prima vinificazione parcellare del territorio.
L’ASSAGGIO
Un vino leggendario. Stupisce sin dal colore per un'integrità spiazzante. Rubino scuro, profondo, con riflessi catramosi. Il naso è avvolto da una coltre affumicata, un'armatura che lo rende immune a note ossidative. Fuliggine, caramello bruciato, castagna, ma soprattutto un frutto scuro, intenso, incessante. Un naso miracoloso. La bocca è vibrante, nervosa, di grande tensione acida e salina. Un vino dalla densità calibrata e dai continui richiami al ferro battuto. Succo e sapore. Interminabile.
A sottolineare la lungimiranza di Antonio Mastroberardino ci pensa la storia. Nel 1968, e solo in quell'anno, escono sul mercato tre versioni di Taurasi Riserva, realizzate con le uve provenienti rispettivamente da tre zone diverse della denominazione: Castelfranci, Montemarano, Piano d'Angelo. Si tratta a tutti gli effetti della prima vinificazione parcellare del territorio.
L’ASSAGGIO
Un vino leggendario. Stupisce sin dal colore per un'integrità spiazzante. Rubino scuro, profondo, con riflessi catramosi. Il naso è avvolto da una coltre affumicata, un'armatura che lo rende immune a note ossidative. Fuliggine, caramello bruciato, castagna, ma soprattutto un frutto scuro, intenso, incessante. Un naso miracoloso. La bocca è vibrante, nervosa, di grande tensione acida e salina. Un vino dalla densità calibrata e dai continui richiami al ferro battuto. Succo e sapore. Interminabile.
REGIONE: | CAMPANIA |
PRODUTTORE: | MASTROBERADINO |
DENOMINAZIONE: | TAURASI RISERVA |
NOME: | CASTELFRANCI |
ANNO: | 1968 |